Rainer, Principe delle Sudsalpen, è un uomo di mezza età, robusto e con un po’ di pancetta, con una folta barba grigia e occhi chiari che possono mutare in un istante da un’espressione amichevole a una fredda come la cima delle sue montagne dalle nevi perenni, che i Maliani chiamano i “Monti Bianchi”. Si dice anche che sia tanto orgoglioso quanto spietato, e che nasconda dietro un apparente buon umore una mente gelida. Noto per la sua astuzia e abilità come negoziatore, è stato in gioventù anche un buon condottiero e combattente, quando ha dovuto lottare per l’Impero nelle interminabili campagne di espansione dei Dosthan verso Est, a spese delle tribù barbariche di quelle regioni di buie foreste e aspre colline.
La sua capitale, Schwartzhugel, siede su un’enorme ricchezza: è costruita su un vasto colle di carbon fossile, che viene estratto da una grande miniera a cielo aperto a poca distanza dalle mura, rendendo l’aria della città quasi irrespirabile. Il resto delle sue terre è costituito da una miriade di operosi borghi e villaggi montani, che vivono di legname, meleti (da cui si ottiene il sidro), vigne e l’allevamento dei bovini che oltre alla carne forniscono ottimo latte e formaggi.
Dominando sull’unica regione abitata da genti Dosthan che confina direttamente con Malia, è sempre stato considerato l’occhio dell’Impero sulla penisola. Di più: alcuni sospettano che segretamente Rainer possa nutrire brame su Feudi di montagna Maliani come Gransequoia, Acquaruggente e altri, che le guerre civili del Sud potrebbero rendere esposti a un colpo di mano… sempre se l’Imperatore decidesse mai di autorizzare una mossa così spregiudicata, col pericolo di scatenare una guerra su vasta scala. Un’eventualità, questa, che lo stesso Rainer preferirebbe non rischiare: troppe delle sue entrate provengono dai dazi sul commercio transfrontaliero con Malia.