Gallesse, una vasta regione un tempo semi-barbarica ben presto era venuta a far parte della Federazione e poi dell’Impero Mitoien, fin dal 589 dalla Fondazione di Fortia-che-fu.
Dopo le invasioni barbariche che distrussero il mondo antico e la sua capitale nel 2356, Gallesse rimase divisa tra due potenti Regni: il Regno del Pane a Nord, con capitale Yss, e il Regno del Vino a Sud, con capitale Lyonnesse.
Nell’anno 2708 dalla Fondazione di Fortia-che-fu i due Regni furono unificati per matrimonio, quando Re Philippe del Nord sposò la giovane Regina Rosaespina del Sud. Yss divenne la Capitale d’Inverno e Lyonnesse la Capitale d’Estate, con la corte che ogni primo novembre e ogni primo maggio si trasferiva dall’una all’altra città.
Il Regno di Gallesse unificato divenne la maggiore potenza del Continente, e iniziò a dettare la politica anche degli altri Regni.
Nell’anno 2770 dalla Fondazione di Fortia-che-fu, il Re di Gallesse Maurice II concluse la lunga campagna di conquista di una regione limitrofa al suo Regno, una zona semi-paludosa abitata da genti Dosthan che da allora prese il nome di Nuova Provincia. La conquista si svolse con una serie infinita di vittorie Gallessane, mai veramente decisive perché i locali riuscivano sempre a mettersi in qualche modo al riparo e limitare le perdite. Contemporaneamente i Gallessani dovevano fronteggiare una sorta di guerriglia che veniva messa in atto contro di loro soprattutto dalle popolazioni del contado e delle paludi, più ostili. Potevano invece contare su un maggiore appoggio del popolo nelle città e nei villaggi più popolosi, soprattutto da parte della classe mercantile che vedeva di buon occhio l’accesso ai mercati e ai beni della più ricca Gallesse.
Nell’anno 2783 dalla Fondazione di Fortia-che-fu scoppiò nel Regno di Malia la guerra civile tra la dinastia regnante degli Altarocca e il potere crescente dei Duchi Alesiadi. Gli Altarocca erano originari dell’Altopiano Centrale e discendevano dal Primo Re di Malia, Aiace I, una figura quasi mitica che nel 2663 aveva unificato il paese contro le incursioni dei pirati Sarras e dei predoni Dosthan. Tuttavia nel tempo le terre degli Altarocca erano rimaste indietro mentre la fertile Grande Pianura del Nord, e in particolare la grande città mercantile di Alesia, si erano ingrandite e arricchite. In particolare il commercio fluiva senza dazi lungo il Fiume Dathus e ciò aveva dato grande impulso alla classe mercantile e ai banchieri. Invece nel resto del paese, in particolare nelle zone dell’entroterra che non si avvantaggiavano né di fiumi navigabili né della presenza di porti, i dazi imposti dai Duchi deprimevano ogni attività. Gli Alesiadi sfidarono quindi il dominio degli Altarocca, indossando la Corona d’Acciaio ricavata dalla spada del Primo Imperatore Mitoien Valerius e tenuta occulta fino a quel momento.
Questo evento drammatico avvenne nell’anno 2854 dalla Fondazione di Fortia-che-fu. Il Regno di Gallesse era allora considerato il più poderoso del Continente e aveva imposto la sua egemonia sia ai vari Principi Dosthan sia agli altri Regni Neo-Mitoien come Malia o i Regni dell’Ovest. In particolare la sua politica prevedeva di tenere i vari Principati Dosthan sempre divisi tra loro e possibilmente in guerra l’uno contro l’altro. Infatti il principale timore dei regnanti Gallessani era l’unificazione del popolo Dosthan sotto una sola corona.
In quell’anno però il Principe Siegfried delle Zentralalpen riuscì a riunire in una coalizione sotto il suo comando diversi Principati del centro e dell’Ovest delle terre Dosthan, e mosse guerra contro Gallesse. In una sola grande battaglia la principale armata Gallessana fu annientata. Contrariamente alle tradizioni di guerra non fu concesso quartiere né ai nobili né ai semplici soldati, tanto meno al Re e alla famiglia Reale.
La nobiltà del Regno del Pane, il Nord di Gallesse, venne annientata, e quella del Regno del Vino, a Sud, decimata. Siegfried avanzò devastando, saccheggiando e impadronendosi dell’intero Regno del Pane. I nobili del Sud radunarono un altro esercito, che però risultò del tutto insufficiente a confrontarsi con i Dosthan. Infatti alle forze di Siegfried a quel punto si erano riunite quelle di gran parte dei Principi che inizialmente non avevano fatto parte della sua coalizione. Così i comandanti del Regno del Vino negoziarono la resa, accettando di sottostare allo scettro di Siegfried pur di conservare le terre almeno delle famiglie sopravvissute alla catastrofe, tra cui i Conti Maravoy di Castelbrun. Al suo ritorno ad Altengaard Siegfried fu incoronato Imperatore. Fu stabilito che egli detenesse il titolo fino alla morte, e che da allora in poi il titolo sarebbe stato elettivo tra tutti i Principi, con nomina a vita.
Araldica dell’Impero Dosthan
Dopo la repressione violenta e continua di numerose a Gallesse, nel 2889 il nuovo giovane Imperatore Hansel I ritiene che possa essere giunto il momento per una nuova grande impresa. Approfittando di una crisi dinastica a Darraco fra vari aspiranti al trono della stessa Casa Castamar, prende le difese del candidato perdente Jordi contro Jaime Castamar che si era impadronito della capitale e si accingeva già all’incoronazione. L’Imperatore Hansen entra a Darraco dal Sud di Gallesse con una grande armata. Lo stesso Jordi Castamar, intento a devastare le campagne con un piccolo esercito di seguaci e mercenari segretamente pagati da Hesperios, è colto di sorpresa. Il Re di Hesperios Felipe, consapevole del pericolo di asservimento che corre tutta la penisola, convoca i due contendenti e il Re di Darraco a una riunione segreta in incognito, che si tiene nella località montana di Covadonga. Tutti giurano di mettere da parte le loro contese fino a che i Dosthan non siano stati respinti, e di unire le forze allo scopo. Hansen viene colto di sorpresa in una vallata boscosa, dove subisce una cocente sconfitta. L’Imperatore però riesce fortunosamente a salvarsi,e giura vendetta. Seguiranno nove anni di guerre furiose, con esiti alterni. Durante questo periodo, grazie all’influenza e ai denari dei monarchi dell’Ovest, le rivolte Gallessane riprenderanno con più vigore di prima, incendiando di tumulti e battaglia tutte le terre a ovest di quelle Dosthan. La guerra finisce con la morte in combattimento di Hansen e Jaime Castamar, che si uccidono a vicenda in singolar tenzone davanti alle rispettive truppe. Sarà Jordi a diventare quindi Re di Darraco, alla fine. Il nuovo Imperatore Dosthan, Henrik, stipulerà coi tre Regni dell’Ovest un trattato, detto di Altamesa, secondo il quale l’Impero si impegna a non intervenire nelle vicende della penisola mentre Darraco, Hesperios e Dartessos si dovrenno astenere dal fornire qualunque supporto ai Gallessani ribelli. Se questo patto porterà pace a Ovest, una pace tanto più opportuna in quanto permetterà a quei regni di contrastare le incursioni Sarras che negli anni successivi li impegneranno a fondo, sarà però vissuta come un tradimento da parte dei rivoltosi Gallessani, che vengono così a perdere il loro supporto principale. In effetti Henrik riuscirà a vedere durante gli anni successivi della sua breve vita una pacificazione di Gallesse quasi totale sotto le armi Imperiali.
La Guerra dei Due Imperatori sconvolse l’Impero Dosthan per tre anni, a partire dal 3005 dalla Fondazione di Fortia-che-fu. Iniziò con il pronunciamento dell’esercito Imperiale che difendeva i confini a Est a favore del Principe Oswald, che fu nominato Imperatore come se quello in carica, Frederich, fosse morto. I difensori dell’Imperatore legittimo ebbero la meglio, sebbene Frederich fosse del tutto inabile a guidare le sue armate e delegasse ogni cosa ad altri.
In particolare si distinse l’esercito del Regno del Vino di Gallesse, guidato da Vengeator Maravoy, che compì una manovra di aggiramento passando attraverso il Regno di Malia. Maravoy riuscì ad ottenere il diritto di passaggio da Re Costante VI Alesiade, e a colpire i sostenitori di Oswald in modo inaspettato. Fu quindi Vengeator Maravoy in persona a portare al sovrano la notizia della vittoria, davanti ai Principi lealisti riuniti in consiglio.
Nell’inverno dell’anno 3010 dalla Fondazione di Fortia-che-fu nasce a Castelbrun, nel Regno del Vino di Gallesse, Lyonel Maravoy, Erede del celebre Conte Vengeator, eroe della Guerra dei due Imperatori. La madre, Elena di Castelviula, muore durante il parto. Così il piccolo Lyonel viene allevato solo dal padre Vengeator, che nonostante la giovane età (all’epoca ha solo 31 anni) non si risposerà più, dedicandosi in toto alla gestione della Contea. Solo molto più avanti, dopo la morte dell’Imperatore Frederich per cui aveva combattuto e verso la fine del regno del prode ma duro e crudele Siegfried, Vengeator inizierà dapprima a vagheggiare e poi a tessere la trama della sua congiura. Nel frattempo Lyonel si fa uomo, sotto la rigida e marziale educazione impartita dal padre. Una volta ordinato cavaliere Lyonel – anche per sfuggire al costante controllo di Vengeator – inizia a viaggiare dapprima attraverso Gallesse e le terre Dosthan dell’Impero, partecipando a diversi tornei d’arme, e poi anche a Malia. Proprio nelle Terre Meridionali di Malia incontrerà Demetra di Mykenes, destinata a diventare sua moglie.
Nell’anno 3038 dalla Fondazione di Fortia-che-fu nasce Vengeator Maravoy, figlio di Lyonel e di Demetra di Mykenes, a cui il maestro d’armi Maliano Publio Marsi affibbierà il nomignolo di Vindice (non riuscendo bene a pronunciare il suo nome Gallessano). E’ in questo periodo che il Conte Vengeator, nonno di Vindice, inizia a tramare contro l’Impero Dosthan, a cui il suo Feudo di Castelbrun appartiene, e a vagheggiare un’insurrezione che dovrebbe portare alla cacciata dei dominatori Dosthan e alla restaurazione del Regno di Gallesse. Il piccolo Vindice, ovviamente all’oscuro di tutto, viene educato come un nobile paggio Gallessano: apprende i rudimenti della scherma dal Maestro Publio Marsi (uno dei migliori), a cavalcare, a lottare, a cacciare, a giocare a scacchi, a leggere, scrivere, far di conto e comporre rime, arte tattica, storia e araldica. Non passerà molto tempo, tuttavia, prima che tutto questo finisca in un solo giorno di distruzione…
Nell’anno 3039 dalla Fondazione di Fortia-che-fu, scoppiò una guerra civile civile a Malia, l’ennesima. La guerra vide schierata da una parte la monarchia Alesiade supportata dai Duchi della Grande Pianura e da buona parte di quelli dei Monti Bianchi e della Costa dell’Alba.
L’altra fazione era composta da una coalizione di Duchi delle Colline Brumose, della Costa del Tramonto, delle Colline Occidentali e dell’Altopiano Centrale. A partire da alcuni pretesti i Duchi delle Colline Brumose, guidati in particolare dalle potenti case di Montebrumoso e Vignanera, tentarono con questo conflitto di rendersi indipendenti dalla Corona, avendo ottenuto l’appoggio delle regioni vicine già autonome.
Re Costante VI Alesiade
Dopo due anni di combattimenti, intervallati dagli usuali armistizi invernali, le Casate ribelli furono costrette a negoziare la resa. Tutti i Duchi ribelli mantennero il controllo sui loro Feudi ma dovettero accettare di restare a tutti gli effetti vassalli della Corona, e dovettero pagare pesanti spese di guerra.
Nell’anno 3047 dalla Fondazione di Fortia-che-fu il Conte Gallessano Vengeator Maravoy, già conosciuto come il maggiore artefice della vittoria dei lealisti nella Guerra dei Due Imperatori, ordisce una congiura per scatenare una ribellione nel Regno del Vino di Gallesse contro l’Impero Dosthan. La rivolta nelle sue intenzioni dovrebbe portare alla liberazione di Gallesse e di conseguenza alla fine dell’Impero. Il Conte coinvolge nel suo progetto altre Casate del Sud di Gallesse, pronte come lui stesso ad approfittare della malattia del vecchio Imperatore Siegfried per tentare il tutto per tutto contro il dominio Dosthan.
Castelbrun dovrebbe guidare la ribellione, che dovrebbe scoppiare però all’unisono in buona parte del Regno del Vino, in modo da travolgere le guarnigioni locali e stabilire una base sicura di operazioni prima di tentare l’assalto al Nord del paese. Vengeator Maravoy prepara e addestra le sue forze con cura, allestisce perfino in segreto una piccola flotta e arruola volontari disposti a combattere per la libertà della sua patria. Tuttavia, il successo di una congiura dipende soprattutto dalla segretezza…