«Ogni attività del mercato era sospesa. Congelata. Come l’acqua di una cascata in inverno.
Vindice strinse le briglie e fissò il suo popolo a testa alta, con un sorriso. Lo attorniavano in cerchio, ammirati e increduli. Un bambino interruppe quel silenzio acutissimo scoppiando a piangere, in qualche punto di quel mare umano, ma fu subito zittito. Allora Vindice fece avanzare Violante, lentamente, e la ressa si aprì per cedergli il passo.
Come in un sogno, la marea di facce arretrò e lui poté farsi largo tra la folla su una linea retta, così perfetta da immaginare quasi di poter arrivare fino al palazzo.
Fino al trono.
Ma quante spie dei Cinquecolli erano mescolate tra le due ali di folla? E cosa aspettavano? Forse non avevano ricevuto ordini al riguardo e non sapevano che cosa fare. O forse una mano insospettabile stava già correndo a un pugnale o a una balestra.
Una mano tra diecimila e la morte gli sarebbe entrata fra le costole.»
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