E’ ufficiale: saremo con “Per la Corona d’Acciaio” alla manifestazione “Strani Mondi”, che si tiene il 6 e 7 ottobre a Milano!
Non capita tutti i giorni di essere presentati in una kermesse dove puoi trovare Licia Troisi, Bruno Bozzetto, grossi calibri della Bonelli e tanti altri bei nomi del fantastico (fantasy, fantascienza, horror ecc.), italiani e anche stranieri…
Qui trovate il link all’evento:
Occhio, l’immagine sopra è la (bella) locandina dell’edizione scorsa, se volete vedere e sapere tutto sull’edizione 2018 cliccate sul link!
Ringraziamo la nostra casa editrice Watson, in persona di Alfonso Zarbo e Ivan Alemanno per la ghiotta occasione.
Sarà presente a Strani Mondi anche l’editore dei nostri libri di scherma (non solo i miei, anche quelli di altri amici della Sala d’Arme Achille Marozzo), Il Cerchio:
Il sottoscritto quindi avrà l’onore e l’onere di introdurre agli intervenuti, nel corso dell’evento in tempi e loghi da stabilire, non solo il romanzo, ma anche l’ultimo libro di scherma storica: “L’arte perduta di combattere con lo scudo – secondo la scuola italiana“.
A proposito, parlando di fantasy e di combattimento con spada e scudo, non posso evitare di sottolineare quanto tale arte sia in effetti perduta. Infatti se capita ormai abbastanza spesso di vedere in film e serie fantasy o storiche combattimenti con la spada a una o a due mani più che dignitosi, ancora non si vedono sullo schermo scontri decenti quando entra in campo uno scudo. La “tecnica numero zero” dello schermitore con lo scudo è colpire la mano dell’avversario appena questa esce dallo scudo e diventa visibile (e di conseguenza ciò è assolutamente da evitare, pena la perdita del braccio destro). Però non ho ancora visto nessun duellante cinematografico o televisivo che avesse questa accortezza di base nel colpire: tutti portano avanti il braccio armato come se fosse invulnerabile. Quando poi non tengono addirittura lo scudo dietro al “bersaglio grosso” del petto invece che davanti!
Ma per ora bando al puntiglio da tecnico: apprestiamoci a goderci questa scorpacciata di letteratura fantastica, fantastiche illustrazioni ecc. ecc. in quel di “Longobardìa” (come scriverebbe il Maestro Achille Marozzo).
E chissà che in quell’occasione non ci sia qualche sorpresa…
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