REGNO DI MALIA
Araldica: aquila maliana a volo abbassato oro in campo azzurro (dinastia Alesiade).
Araldica antica:
Federazione Mitoien: aquila maliana bianca (o argento) in campo nero;
Impero Mitoien: aquila maliana dorata incoronata in campo rosso,
Regno di Malia sotto la dinastia Altarocca: aquila maliana rossa a volo spiegato incoronata, in campo oro.
Stemmi araldici realizzati da Lara Gramigni
Capitale: Alesia
“La vista incantata della città quasi feriva gli occhi di V. per l’eccessiva bellezza.
Malia era una nazione piena di antiche pietre, concrete memorie dei sogni e degli sforzi di innumerevoli generazioni che accompagnavano la vita degli abitanti di ora.
Fin da quando erano piccoli questi rocciosi spettri riempivano gli occhi e l’anima dei Maliani con l’eredità dello spirito dei loro antenati.
L’amore quasi feroce per Malia, una terra antica e meravigliosa, si mescolava in lui in modo curioso con il profondo disgusto per il modo scriteriato in cui quel paese bellissimo era governato.”
Araldica di Gallesse: aquila dorata su corona di vischio in campo bianco (non più in uso, vietata dall’Impero Dosthan).
Questa vasta regione è stata anticamente abitata da popolazioni affini ai Keld che ancora vivono dispersi nelle terre Dosthan. Alcune di queste tribù avevano occuparono anche la Grande Pianura di Malia, dove si fusero con gli antichi abitanti della penisola. Dopo la conquista di Gallesse da parte dell’antica Federazione Maliana (poi ampliatasi in Federazione Mitoien) i conquistati si fusero ai conquistatori e ne acquisirono in gran parte la cultura. Gallesse seguì poi le vicende dell’Impero Mitoien fino alla sua distruzione ad opera dei barbari.
In tempi più recenti Gallesse è stato il Regno più potente del Continente Settentrionale dalla sua unificazione nel 2708 fino al 2854 quando fu sconfitta e conquistata dall’Impero Dosthan, di cui ora fa parte.
E’ suddivisa tra due grandi regioni distinte: il cosiddetto Regno del Pane, a Nord, ora governato direttamente da nobili Dosthan e il Regno del Vino, a Sud, con ancora molti nobili Gallessani che governano i loro feudi, sia pure come vassalli dei Dosthan.
Le due regioni parlano lingue apparentate ma diverse, entrambe derivate da una base Mitoien con un substrato e apporti delle antiche lingue Gallessane. L’unificazione dei due regni avvenne nel 2708 dalla Fondazione di Fortia che fu, per matrimonio tra Philippe, Re del Pane, e Rosaespina, Regina del Vino.
Yss un tempo capitale del Regno del Pane divenne la Capitale d’Inverno e Lyonnesse del Regno del Vino si convertì nella Capitale d’Estate, con la corte che ogni primo novembre e ogni primo maggio si trasferiva dall’una all’altra città.
Il Regno di Gallesse unificato divenne la maggiore potenza del Continente Settentrionale, e iniziò a dettare la politica anche degli altri Regni.
Il figlio di Rosaespina e Philippe, Maurice, quando divenne Re mosse guerra ai Principi Dosthan, sconfiggendoli, e il figlio di lui annesse al Regno la Nuova Provincia.
Il periodo di splendore di Gallesse però cessò di colpo dopo circa un secolo e mezzo con la disastrosa sconfitta che i Gallessani subirono per opera del Principe Siegfied delle Zentralalpen e dei suoi alleati.
L’esercito Gallessano fu annientato, la famiglia reale e buona parte del fiore della nobiltà e della cavalleria del regno sterminata, tutto il Regno del Pane conquistato d’assalto.
I nobili superstiti del Regno del Vino trattarono la resa, mantenendo i loro Feudi sotto vassallaggio Dosthan.
Anche tutti gli altri Principi Dosthan a quel punto giurarono fedeltà a Siegfried.
Iniziarono così l’Impero Dosthan e la servitù di Gallesse.
Ora ogni Provincia di Gallesse è governata da un Principe di schiatta Dosthan, e tutti costoro rispondono direttamente all’Imperatore, quindi Yss e Lyonnesse hanno perso ogni controllo sulle altre Province e lo mantengono solo sulla propria.
Ciononostante i Principi d’Yss e di Lyonnesse sono per tradizione una sorta di “primi inter pares” rispettivamente nel Regno del Pane e nel Regno del Vino.
Il Regno del Pane, parte più settentrionale di Gallesse, è composto per lo più da fertilissime pianure, dal clima più rigido di quello di cui gode il Regno del Vino. Qui la produzione principale è il grano, ma pure vi si produce ottimo vino, sebbene in quantità inferiore alle terre del Sud, e vi hanno sede molte manifatture di tessuti, in particolare lana. In tutta questa zona tutte le Casate nobili col rango di Principi o di Conti e perfino la grande maggioranza dei Baroni sono di schiatta Dosthan. Le genti locali sono mediamente di costituzione un po’ più alta e massiccia che nel Sud, con la pelle lattea, e si trovano con maggior frequenza rispetto al Regno del Vino persone con capelli castano-chiari o anche biondi, e occhi azzurri o verdi. L’antica capitale del Regno del Pane, sotto il Regno unificato di Gallesse divenuta Capitale d’Inverno, è la grande città di Yss, alla confluenza di due grandi fiumi. Né il vecchissimo Principe Kurt né l’Erede, il nipote anch’egli di nome Kurt, saggio ma malaticcio, sono in grado di mantenere il primato dei signori di Yss sugli altri Principi del Regno del Pane, nonostante la loro Provincia resti la più florida e popolosa di tutta Gallesse. Tale ruolo di guida è stato assunto dal gigantesco e violento Principe Karl della Nuova Provincia, un fanatico sostenitore della superiorità Dosthan che nessuno in queste terre osa contraddire.
Paesaggio tipico del Nord di Gallesse
Il Regno del Vino ha clima, civiltà e costumi più simili a quelli di Malia e anche l’aspetto degli abitanti è molto simile, con la maggioranza della popolazione che ha capelli e occhi scuri. La regione, a parte una gran quantità di ottimo vino, molto importante nella cultura locale, produce olio d’oliva, profumi e saponi con fragranze di fiori (in primis la lavanda, ma non solo), e vi crescono frutti e ortaggi di ogni tipo grazie al clima mite e temperato. Nonostante il Regno del Vino faccia parte dell’Impero Dosthan da due secoli, la maggior parte dei Conti e dei Baroni sono ancora di origine Gallessana, mentre tutti i Principi appartengono a Casate di conquistatori Dosthan. Il Principe dell’antica capitale Lyonnesse (poi Capitale d’Estate di Gallesse, dopo l’unificazione), che domina sulla regione più ricca e popolata della zona, mantiene un indiscusso ruolo di guida fra i Principi del Regno del Vino, nonostante non abbia che una sottilissima e sbiadita parentele con l’antica dinastia regnante. Il Principe di Lyonnesse attuale, Ulfric, è un convinto sostenitore della supremazia Dosthan, nonostante il suo aspetto fisico sia decisamente Gallessano, con lunghi capelli neri e occhi scuri. Al contrario il Principe della Proennsa (Provincia) di Vergan del Mar, Gunnar di Torre Vianan, nel cui Principato è situata l’avita e perduta Castelbrun dei Maravoy, è un uomo dall’aspetto decisamente nordico, con la pelle chiarissima e lisci capelli biondo-platino, ma ha una politica molto più conciliante e – fino a dove la politica Imperiale glielo concede – tende a non fare differenze fra i sui sudditi Dosthan a Gallessani.
Costa della Proenssa di Vergan del Mar
Principe Ulric di Lyonnesse
Impero Dosthan
Araldica: aquila Dosthan oro in campo nero
Capitale: Altengaard
Eredi delle orde barbariche che annientarono l’antico Impero Mitoien, i Dosthan possiedono oggi il più grande Impero del Continente Settentrionale. Diviso in Province, che corrispondono agli antichi Principati tribali. Oltre alle terre del popolo Dosthan comprende quello che era l’antico Regno di Gallesse e la Nuova Provincia (una terra un tempo Dosthan, poi conquistata da Gallesse e infine tornata sotto il dominio Dosthan), conquistate con la nascita dell’Impero, di cultura mista) e diverse Province Orientali strappate in diverse epoche a tribù barbare dell’Est.
Le Province, governate da Principi, sono a loro volta suddivise in Contee, e queste in Baronie.
L’Imperatore viene eletto a vita fra i Principi.
Una serie quasi infinita di isole indipendenti di ogni dimensione, per lo più situate a Sud e a Est di Malia, ma vi sono anche diverse Isole di dimensioni molto grandi a Sud-Ovest.
Ognuna si governa da sé: alcune hanno regimi democratici o aristocratici, altre sono feudali come la maggior parte del Continente Settentrionale, altre ancora hanno un Re, un Tiranno, un Autocrata o figure simili, soggette o meno a leggi preesistenti.
La più grande e popolosa di esse è Pelospidis (dove veniva cucinato il famoso, o famigerato, Brodo Nero degli antichi guerrieri dell’Isola), altre fra le più grandi sono Attia, Asteria, Kiratira, Kypria, Rodota.
Alcune Isole citate, fra le decine che ne esistono, sono:
Mykenes: Isola della madre di Vindice Maravoy, Demetra, sposa di Lyonel.
Araldica: delfino bianco in campo azzurro
Praxia: Isola patria della casa Kratilides
Araldica: tritone verde armato di lancia su campo bianco
Zakynthos: Isola comandata da una casata amica di quella di Mykenes.
Araldica: fiore di giacinto bianco in campo verde
Quattro grosse Isole sono situate a Sud-Ovest di Malia, colonizzate dagli Isolani dell’Est in epoche remote: in ordine di grandezza Shardania, Kratia, Lypsia e Pannycthia, oltre a numerose isolette minori come l’arcipelago di Phannesia a metà strada fra Tiria e il Continente Meridionale.
A volte anche la Maliana isola di Tiria viene considerata una delle Isole, anche dai suoi stessi abitanti sempre in bilico fra tali diverse identità.
Oplita Isolano – Illustrazione di Drakaris
Se vuoi leggere un racconto ambientato sulle Isole:
Diversi cavalieri Isolani partecipano al torneo d’armi narrato in questo racconto:
Sono tre grandi regni Neo-Mitoien, rivali tra loro, che occupano un’estesa penisola a Sud-Ovest di Gallesse, a Ovest di Malia.
Anch’essi furono anticamente devastati dalle invasioni barbariche, ma in misura minore rispetto a Malia e Gallesse.
Infatti riuscirono a preservare molti aspetti della cultura Mitoien, e furono i primi a riuscire a ristabilire dei centri di potere rilevanti.
Furono però costretti a difendersi, in seguito, dalle incursioni dei pirati Sarras e da non pochi tentativi veri e propri di invasione da parte dello stesso popolo.
Hesperios
Araldica: toro rampante oro in campo rosso
Capitale : Aldulana
Nella capitale di Hesperios, al centro del paese lontano dal mare, i celebri fabbri (per alcuni più simili a una sorta di stregoni che ad artigiani) producono le migliori spade del Continente Settentrionale.
Si tratta del più grande e potente tra i Regni dell’Ovest, che occupa la maggior parte di quelle terre: parte della costa orientale, tutta la costa meridionale e la zona centrale della penisola, queste ultime due entrambe molto aride e in certi punti semi-desertiche.
I due grandi Regni di Alba e Valbania occupano terre situate ad Est di Malia e a Nord delle Isole, che un tempo furono parte dell’Impero Mitoien. Alba minacciava le Isole e fu conquistata con le armi da Isolani e Maliani insieme, mentre Valbania, più a Est all’interno, era stata lasciata in eredità alla Federazione Mitoien dal suo ultimo Re a patto che i suoi cittadini avessero uguaglianza di diritti. Gli usi di entrambe le nazioni sono stati addolciti dall’appartenenza alla civiltà Mitoien ma vi permane tuttora un substrato anche di costumi barbari più antichi.
Le Tribù dell’Est invece si estendono tra le infinite foreste, più a Nord di Alba e Valbania e ad Oriente dell’Impero Dosthan… non si sa fino a dove. Nessuno ha mai saputo se vi fossero altre terre civili ancora più ad Est, in effetti c’è chi dice che le foreste continuino a coprire la terra sino all’infinito. Ma gli antichi saggi Isolani hanno calcolato la circonferenza della terra per mezzo di astrusi metodi astronomici, e pare che infinita essa non sia. Certo, nessun viaggiatore è mai stato in grado di attraversare tutte le terre delle Tribù dell’Est, anche perché pare che più a Oriente si vada più le genti siano barbare, e inclini addirittura al cannibalismo.
Alba
Araldica: orso nero passante coronato in campo bianco
Grande regno a Levante di Malia, oltre il Mare dell’Alba.
Queste terre furono conquistate dalla Federazione Mitoien per impedire i saccheggi e la pirateria a cui le tribù di Alba erano dedite all’epoca. Il nome stesso assunto dal Regno indicava in origine semplicemente la sua posizione geografica rispetto a Fortia-che-fu. Questi popoli, una volta civilizzati dai Mitoien e dopo la caduta dell’Impero, si costituirono in un Regno indipendente sotto Re spietati ma che seppero mantenere unito il paese e tenere a bada sia l’Impero Dosthan e suoi appetiti di conquista sia le più selvagge Tribù dell’Est. Vi sono molte città di non grandi dimensioni, soprattutto sulla costa, con fastose vestigia e rovine Mitoien. Nell’interno è più raro trovare insediamenti definibili come città, ma si trovano invece fattorie sparse, villaggi, borghi e piccoli castelli.
Valbania
Araldica: lupo nero in campo bianco
Grande regno a Levante di Alba.
Come Alba, ma in un periodo più tardo, Valbania venne a far parte della Federazione Mitoien in quanto fu lasciata in eredità dal suo ultimo sovrano Dekemvir alla Federazione. In parte assimilate alla civiltà Mitoien, le genti di Valbania sono fiere e indipendenti. Anche i sovrani di queste terre, spesso vittime di congiure di palazzo e ammazzamenti, hanno fama di crudeltà, ed esistono parecchie cupe leggende su fatti di sangue sia veri che immaginari, e su mostri leggendari che popolerebbero le montagne e le foreste di Valbania. Le città sono quasi inesistenti, a parte qualche grosso borgo, ma ci sono grandi castelli e villaggi in abbondanza sparsi fra le foreste, le valli e le montagne del Regno. Il giovane Re di Valbania ha una fama sinistra.
Tribù dell’Est
Popoli barbari stanziati a Est dell’Impero Dosthan
e a Nord di Alba e Valbania. A volte queste tribù si riuniscono in effimere coalizioni sotto qualche capo carismatico o più frequentemente si piegano al volere di un signore della guerra, un principe o un avventuriero, a volte perfino di stirpe straniera. Quando questo avviene, sono capaci di radunare grandi orde al fine di saccheggiare l’Impero Dosthan, Alba o Valbania, o per difendersi da queste stesse nazioni, ma per lo più ogni città o regione si considera indipendente. Le tribù stanziate più a Nord, sul Mare Settentrionale, sono spesso vittime delle incursioni dei Popoli del Mare, a cui rendono la vita difficile con imboscate e agguati. L’Impero Dosthan conduce da secoli, senza troppa continuità, una guerra di conquista per l’allargamento delle sue terre al confine Orientale, con risultati alterni ma che in effetti nel tempo hanno spostato tale confine di alcune centinaia di miglia a Est. Tuttavia, quei territori sono ancor oggi tutt’altro che sicuri e pacificati, e sono, al contrario, soggetti a continui tentativi di invasione da parte delle tribù ancora libere, come anche a rivolte e tumulti da parte delle tribù sottomesse, che non perdono la minima occasione per scontrarsi in modo sanguinoso e spietato coi coloni di stirpe Dosthan, considerati invasori.
Il vasto Impero Sarras domina il misterioso Continente Meridionale oltre il mare a Sud di Malia. Un tempo parte di queste terre appartenevano all’Impero Mitoien, in particolare quelle affacciate sulla costa del mare che un tempo erano dette i Regni della Costa, ma l’antico Re Tariush venuto dal deserto riuscì a strappargliele fondando il loro proprio Impero.
Esistono dei commerci tra i Sarras e il Continente Settentrionale, ma le loro terre e le loro usanze sono in gran parte sconosciute. Infatti è proibito ai mercanti del Continente Settentrionale recarsi in terre Sarras, con l’unica eccezione dell’isola di Gehenna. Sono invece i mercanti Sarras ad approdare con le loro mercanzie nei porti delle Isole, di Malia e dei Regni dell’Ovest.
E’ noto che i Sarras adorano i Grandi Dei delle Piramidi, ma sulla natura dei loro Dei e della loro religione essi hanno l’obbligo di conservare il più rigoroso segreto.
Un tempo i pirati Sarras erano soliti assalire Malia e le Isole, e per un certo periodo avevano anche stabilito delle roccaforti in territorio Maliano, poi distrutte dal primo Re di Malia Aiace d’Altarocca. Ben più duro fu il contrasto secolare fra i Regni dell’Ovest e l’Impero Sarras, che per molto tempo si è battuto per realizzarne la conquista.
I guerrieri Sarras hanno grandi vessilli e vesti di tutte le sfumature dei colori freddi, indossano (spesso sotto le vesti) fini cotte di maglia ed elmi a calotta con un velo di cotta di maglia attaccato, a volte col nasale. Usano scimitarre, sciabole, lance sottili e scudi piccoli rotondi o “adargas” (scudi bivalvi di cuoio), pugnali ricurvi. Hanno archi compositi piccoli ma potenti, che sanno usare anche al galoppo, anche tirando all’indietro. Non usano molto la fanteria specializzata: sono quasi tutti cavalieri, che però all’occorrenza possono smontare e fungere da fanteria. Sono invece maestri delle fortificazioni e della costruzione delle macchine da assedio, e molto dediti a usare spie e stratagemmi di ogni tipo.
“L’Imperatore Sarras regna su terre infinite, su città immense poste su fiumi più grandi del Dathus, dotate di giardini pensili densi di frutti, su empori del deserto e su fortezze imprendibili, foreste e steppe, montagne sempre innevate, campi di una fertilità inimmaginabile e tundre desolate, a un suo cenno si muovono legioni più numerose di quelle degli antichi Mitoien.”
“I Sarras indossavano solo leggere cotte di maglia di ferro coperte da svolazzanti vesti di seta colorata, elmi appuntiti che lasciavano il volto scoperto. Portavano lance leggere, più corte e sottili di quelle Maliane, e cingevano snelle spade ricurve alla cintura. Cavalcavano in modo strano, come dritti in piedi su selle quasi piatte, quasi senza arcione.
Tutti i cavalieri Sarras inoltre, … avevano anche piccoli archi ricurvi, in ampie faretre che contenevano sia l’arco che le frecce, fissate alle selle dei cavalli. … Effettivamente,… erano uno spettacolo a vedersi: un tripudio di bandiere di ogni sfumatura di indaco, azzurro e turchese, vesti sgargianti di seta blu, celeste, viola.”
L’isola di Jehenna, l’unico luogo dell’Impero Sarras dove possono recarsi i mercanti stranieri per scambiare i loro beni.
Se vuoi leggere un racconto ambientato nell’Impero Sarras:
Tribù barbare di guerrieri e navigatori divise in molti piccoli regni indipendenti abitano le isole e le terre oltre il Mare Nordico a Settentrione dell’Impero Dosthan. Tali popoli sono parenti dei Dosthan e condividono con loro la religione e alcuni aspetti della loro cultura e tradizione. In realtà più che ai Dosthan dell’epoca attuale somigliano ai loro barbarici antenati, quelli che distrussero l’Impero Mitoien.
Grande isola feudale, semi-barbarica, situata a Nord-Ovest di Gallesse.
Fu conquistata e governata per breve tempo dall’Impero Mitoien, che però alla fine fu costretto ad abbandonarla per destinare tutte le truppe a difendere i confini di Malia e Gallesse dai barbari Dosthan. A quel punto l’Isola si riorganizzò su base tribale, come prima della conquista, inglobando i coloni rimasti in una cultura essenzialmente locale ma con qualche residua influenza del Sud. Solo a causa della protezione fornita dal mare l’Isola si salvò in gran parte dall’urto delle invasioni, che devastarono solo le zone costiere dove sorgevano le poche vere città edificate dai Mitoien. I più grandi capi dell’Isola risiedono infatti in rocche e borghi fortificati di origine Mitoien, che non sarebbero in grado di costruire essi stessi (né, a volte, di riparare).
Non è chiaro se si tratti di un Regno unico o se l’Isola sia divisa in più Regni, o coalizioni, i cui confini mutano in continuazione a seconda degli intrighi, degli omicidi, delle offese, i duelli, le infedeltà, le ripicche e le battaglie che avvengono a ogni ora fra i vari nobili e capi-clan. Se minacciati di invasione, tuttavia, tutti i capi si radunano in un luogo sacro e misterioso e come per miracolo le forze di tutti si unificano per respingere gli invasori, che si tratti di semplici predoni dei Popoli del Mare come Freya di Snorrisheim o di un tentativo di conquista su vasta scala da parte dell’Impero Dosthan, come accadde pochi anni dopo l’annessione di Gallesse all’Impero . Da questi luoghi provengono rinomate truppe mercenarie armate di arco lungo, come la Compagnia Mac Dub impiegata da re Tiberio IV Alesiade a Malia.
Città e Feudo di Caer-Klassi, nel Nord dell’Isola delle Brine
Se vuoi leggere racconti ambientati nell’Isola delle Brine: